Acqua alla gola
Ogni italiano consuma 980 metri cubi d'acqua l'anno,
la quota piu' alta dei paesi del l'Unione Europea e
seconda, nel mondo, solo a Stati Uniti e Canada.
In teoria, l'Italia avrebbe una disponibilita' pro
capite ben piu' alta rispetto di questa (230 corsi
d'acqua, 56 laghi naturali), ma una scarsa
pianificazione e una gestione non oculata delle
risorse fanno si che, nel Mezzogiorno, sette persone
su dieci non ricevano acqua con continuita'.
Il dato piu' significativo, fornito da Legambiente
nel suo dossier H2-zero, e' che il 27% dell'acqua
immessa nella rete va persa nei 200mila chilometri di
condutture, definite dall'associazione, "colabrodo".
Ad aggravare questa situazione c'e' poi l'agricoltura
intensiva, che utilizza la fetta piu' grande delle
risorse, disperdendone pero' una gran parte con
sistemi di irrigazione a forte spreco.
Dal dossier emerge una situazione di grave incuria
del patrimonio idrico e della rete distributiva, alla
quale il Governo, secondo i dati resi noti
dall'associazione, non e' ancora riuscito a dare una
risposta stanziando solo il 3% dei fondi promessi la
scorsa estate per affrontare l'emergenza: ovvero 147
mila contro 4.641 milioni.
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