venerdì, novembre 01, 2019

Pessimismo politico

Ricordo le parole di Giorgio Gaber a proposito di Berlusconi: "non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me". Tradotto: c'è un sacco di elettori che vorrebbero essere come Salvini, la Meloni e un po' meno, ormai, come Berlusconi. E quindi li votano, sperando che loro li aiutino ad evadere meglio le tasse, essere strafottenti, sentirsi ferventi cattolici, amanti della famiglia tradizionale, ecc. ecc. Servirebbe qualcuno che li svegliasse da questo incubo. Ma ti pare che si possano vincere le elezioni, oggi in Italia, parlando di equità sociale? di giustizia? di lotta alla corruzione? No, se c'è il magna-magna prima o poi qualche briciola arriva anche per certi elettori.

Sento spesso parlare di "alternativa credibile" (che a sinistra non c'è): alternativa a che cosa, esattamente? all'ammucchiata Salvini + Meloni + Berlusconi? alla mentalità fascistoide e "furbetta" di molti italiani? abbiamo visto che la destra, appena è andata al potere, ha occupato militarmente la RAI, e non credo che la cosiddetta TV commerciale sia anche vagamente "di sinistra". Di conseguenza, non è così strano che le trasmissioni televisive siano progettate per diffondere malumore, ignoranza e (aggiungo) egoismo. 

Un partito "di sinistra" (qualunque cosa voglia dire, o quasi) non si crea dall'alto, non basta (e forse non serve) un capo carismatico che trascini le folle. La sinistra (quella che può creare una alternativa alla mentalità fascio-populista) nasce dal basso, dalla riflessione sui problemi esistenti fatta da chi quei problemi li vive ogni giorno sulla propria pelle. Finché l'obiettivo personale di molti resterà (come sembra essere ora) sopravvivere alla meno peggio, furbacchiare a scapito di chi sta male allo stesso modo per cercare di andare un millimetro più avanti a livello personale, non intravedo grossi cambiamenti.

venerdì, marzo 22, 2019

Lo scuolabus dei misteri

Nella recente vicenda dello scuolabus "dirottato" dall'autista ci sono diversi punti ancora poco chiari, che la cronaca non ha contribuito a spiegare. Sarà forse l'indagine a portarli alla luce. Speriamo.

1. Il ruolo e il comportamento dei tre adulti a bordo dello scuolabus: che cosa li ha trattenuti dall'intervenire per neutralizzare l'autista-dirottatore, appena si sono accorti che il bus prendeva un'altra strada? Forse c'era già qualche ragazzo in ostaggio? Non ho trovato riscontri in cronaca.

2. Per versare il liquido infiammabile l'autista-dirottatore ha dovuto senz'altro fermare lo scuolabus: osservazioni come al punto 1.

3. Se è vero che i tre adulti hanno legato i ragazzi come chiedeva il dirottatore, almeno quelli seduti sui sedili anteriori, più vicini a lui, e se come presumibile il fuoco è stato appiccato dalla parte anteriore dello scuolabus quando ancora i ragazzi non erano scesi tutti, chi o che cosa ha permesso ai ragazzi seduti davanti di salvarsi? Potrebbe essere stato lo stesso dirottatore a slegarli? La cronaca non lo dice.

4. Il dirottatore in passato si era reso responsabile di due fatti che non sarebbero dovuti rimanere nascosti, specialmente ai suoi datori di lavoro, perché riguardavano proprio la sua attività: una sospensione della patente per guida in stato di ubriachezza (non c'entrano i controlli periodici, una infrazione del genere dovrebbe comportare il ritiro "a vita" della patente di guida per mezzi pubblici) e una condanna per molestie sessuali su minore: come è possibile lasciare un tale individuo libero di ripetere il reato, in presenza di minori? Ha senso sospendere la condanna (definitiva) in questo casi?

Infine, il non banale problema delle armi usate per minacciare o tenere in ostaggio (se provato) qualcuno: di armi da fuoco nelle cronache non si parla. Forse un coltello "da cucina". Sarebbe meglio chiarire e approfondire tutta la dinamica dei fatti. Era la prima volta che guidava quello scuolabus su quella tratta, oppure era lui l'autista abituale? Sembrerebbe di capire che si sia trattato di un'azione premeditata. Ultimo ma non ultimo, un controllo sulle utenze telefoniche e sulle frequentazioni dell'imputato potrebbe portare alla luce eventuali complicità o scenari ancora peggiori.

Dal vostro investigatore dilettante è tutto. E speriamo che nessun cretino criminale pensi di emulare simili gesti.