venerdì, novembre 01, 2019

Pessimismo politico

Ricordo le parole di Giorgio Gaber a proposito di Berlusconi: "non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me". Tradotto: c'è un sacco di elettori che vorrebbero essere come Salvini, la Meloni e un po' meno, ormai, come Berlusconi. E quindi li votano, sperando che loro li aiutino ad evadere meglio le tasse, essere strafottenti, sentirsi ferventi cattolici, amanti della famiglia tradizionale, ecc. ecc. Servirebbe qualcuno che li svegliasse da questo incubo. Ma ti pare che si possano vincere le elezioni, oggi in Italia, parlando di equità sociale? di giustizia? di lotta alla corruzione? No, se c'è il magna-magna prima o poi qualche briciola arriva anche per certi elettori.

Sento spesso parlare di "alternativa credibile" (che a sinistra non c'è): alternativa a che cosa, esattamente? all'ammucchiata Salvini + Meloni + Berlusconi? alla mentalità fascistoide e "furbetta" di molti italiani? abbiamo visto che la destra, appena è andata al potere, ha occupato militarmente la RAI, e non credo che la cosiddetta TV commerciale sia anche vagamente "di sinistra". Di conseguenza, non è così strano che le trasmissioni televisive siano progettate per diffondere malumore, ignoranza e (aggiungo) egoismo. 

Un partito "di sinistra" (qualunque cosa voglia dire, o quasi) non si crea dall'alto, non basta (e forse non serve) un capo carismatico che trascini le folle. La sinistra (quella che può creare una alternativa alla mentalità fascio-populista) nasce dal basso, dalla riflessione sui problemi esistenti fatta da chi quei problemi li vive ogni giorno sulla propria pelle. Finché l'obiettivo personale di molti resterà (come sembra essere ora) sopravvivere alla meno peggio, furbacchiare a scapito di chi sta male allo stesso modo per cercare di andare un millimetro più avanti a livello personale, non intravedo grossi cambiamenti.