Diciamo che il PD si scinde in soli due pezzi:
- PD-1 con Renzi & co
- PD-2 con gli altri (non importa citare i nomi)
- PD-1
- 30%
- PD-2
- 15%
- M5S
- 33%
- SI
- 7%
- FI
- 9%
- Altri di destra
- 5% (complessivamente)
A questo punto è lecito chiedersi come si formerebbe il nuovo governo.
Si potrebbe ipotizzare una coalizione PD-1 con PD-2: ma allora la scissione? che senso (politico) aveva? certamente una parte del PD-2 non sosterrebbe il Governo "di Renzi", e forse si andrebbe incontro a una ulteriore scissione. In ogni caso, difficilmente questo Governo otterrebbe il 40% dei seggi in entrambi i rami del Parlamento e dovrebbe inoltre fronteggiare tre diverse opposizioni (M5S, SI, FI+eventuali destre) per un totale di circa il 60% dei seggi, seppure politicamente abbastanza divisi.
Un'altra ipotesi sarebbe il Governo capeggiato da M5S: con quali alleati? Forse una piccola parte del PD-2, certamente non SI, e allora resterebbe FI con l'aggiunta dei seggi eventualmente conquistati dalle altre destre che fossero riuscite a superare lo sbarramento: comunque "peggio" di FI come alleati M5S. Però l'esperienza del Comune di Roma potrebbe aver insegnato qualcosa. Anche in questo caso le opposizioni (PD-1, gran parte del PD-2, SI) formerebbero un fronte ampio e nemmeno troppo eterogeneo politicamente.
Una terza ipotesi prevederebbe un Governo di unità delle "sinistre": PD-1, PD-2, con l'appoggio esterno di SI (nelle ipotesi fatte, 52%). Questo comporterebbe un certo immobilismo nelle scelte politiche, e una prevedibile difficoltà nella approvazione delle Leggi di bilancio.
Altre ipotesi non mi sembrano al momento visibili, a meno di modifiche sostanziali alla Legge elettorale. In ogni caso, sembrano scenari di ingovernabilità simili a quelli visti in Portogallo recentemente.