lunedì, luglio 19, 2004

Privatizzazioni e dismisioni

Oggi racconto una storia vera. C'erano una volta i "Monopoli di Stato", che erano dello Stato, appunto. Si occupavano di parecchie cose diverse, ma in particolare, una parte non indifferente produceva e distribuiva sigarette e tabacchi sul territorio nazionale.

Un bel giorno, sull'onda delle cosiddette "privatizzazioni" delle Aziende di Stato, quella parte dei Monopoli di Stato che si occupava di tabacchi, fu costituita in Società per Azioni, col nome di Ente Tabacchi Italiano (ETI). Lo scopo, più che evidente, dichiarato era quello di "privatizzare", cioè vendere un pezzo di Stato. Successivamente, per favorire la vendita, l'ETI fu a sua volta diviso in 2 tronconi: uno continuò a chiamarsi ETI e ad occuparsi di produzione dei tabacchi. L'altro prese il nome di Etinera SpA, con la "collaborazione" della Federazione Tabaccai, e raccolse le attività di distribuzione (ancora in regime di monopolio) dei tabacchi sul territorio.

Un bel giorno, dopo estenuanti trattative, ETI fu effettivamente venduto ad un gruppo multinazionale (British American Tobacco - BAT). Perché vi sto raccontando tutto ciò ? Arriviamo al punto.

In conseguenza di quanto sopra, fu avviato un progetto per il trasferimento delle attività (e degli asset) di Information Technology di ETI e di Etinera, che erano finora basati a Roma.

Furono separate le 2 infrastrutture (fino a pochissimo tempo fa, ETI forniva ad Etinera tutti i servizi e le infrastrutture informatiche, il CED era unico, così come unici erano i numerosi fornitori di consulenza informatica, nonché il ristretto staff interno di gestione dei processi informatici). La parte di pertinenza di ETI fu destinata ad essere assorbita nell'infrastruttura IT del gruppo BAT, ad Amburgo (Germania). La parte di pertinenza di Etinera fu destinata ad essere trasferita in modalità "outsourcing" presso la società HP, nel loro Data Center di Cesano Maderno (MI).

Risultato ? Circa un centinaio di addetti di Information Technology, ai diversi livelli (help-desk, operatori, sistemisti, specialisti di rete e sicurezza, ecc.) perdono il lavoro in area Roma. Non sono sicuro che altrettanti ne beneficieranno a Cesanp Maderno, e sono quasi sicuro che l'operazione non avrà alcun impatto sull'occupazione ad Amburgo.

Adesso avete capito a che servono le "dismissioni" o "privatizzazioni", e quali "effetti collaterali" sono in grado di innescare ? Più lavoro per .. tutti gli altri !